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al testo di Elena Segato
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E’ tutto un ricordo questa marea che scompare e riappare levigata da ciglia che urlano l’idillio. Sogno nell’entroterra, sogno giù al faro e anche nel giaciglio della sera. Ma tutto sfibra e rende esausto l’esistere tra lande che non sanno il tuo nome. Allora corro, rincorro la preda, ma invano essa scappa altrove, il sogno si fa sempre più vano, le stelle sfere vuote in un cielo nero. Ti ridò tutto, ma voglio avere la libertà di non pensarti più. Galleggio. A volte mi ritorni ancora alla testa, ma senza entusiasmo. Sei passato, e questo mi dà tregua. |
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